Educazione alla sessualità

Amore e corporeità
Dr. Med. Angela Bottani

realizzazione per il web di Irene Lobeck

Il nostro secolo (XX) vive, nel mondo occidentale, un travaglio tutto particolare: affronta la concezione dualistica dell'uomo che, dal platonico corpo "carcere dell'anima" al cartesiano "corpo opposto all'anima", per millenni ha sovrastato la nostra cultura e inciso profondamente nella nostra civiltà e approda, attraverso la scienza, a una visione unitaria dell'uomo, visione che era già delle antiche civiltà del Mediterraneo, come ce lo testimoniano documenti quali le opere di Omero o l'Antico Testamento, o ciò che rimane dell'Antico Egitto  1 o del popolo Etrusco.

La società sta soffrendo uno scontro violento fra i resti dell'antica mentalità del corpo da nascondere — arrivata in epoca vittoriana a coprire con fodere le gambe dei mobili perché richiamavano chiaramente le cosce e i polpacci 2 — e la nuova mentalità della liberalizzazione del sesso, per cui gli amanti sono paragonabili — come dice M. Mead — a due danzatori che non abbiano più passi tradizionali da eseguire e devono improvvisare e si chiedono come sarà il prossimo passo.

La scienza con Freud — che continuava a dire di essere un dualista e che viveva il dramma di non poter unificare — apre la via alla conoscenza dell'uomo unità corpo-spirito, la via verso un nuovo umanesimo che ci fa intravedere possibilità immense 3 .

Ora sappiamo che nulla vi è nell'uomo di puramente spirituale, nulla che sia solo pensiero puro, senza che esso sia allo stesso tempo frutto dei sensi e funzione di organi. 
Come nulla vi è nell'uomo che sia puramente materiale, puramente biologico.

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L'innamoramento

per un sociologo 
è lo stato nascente di un movimento collettivo a due,  dove lo stato nascente è una rivoluzione della vita quotidiana  4 ,

per il biologo 
è un istinto indispensabile per la riproduzione.  
Nella fase dell'innamoramento c'è un incremento della struttura ipotalamica. L'ipotalamo invia dei messaggi all'ipofisi che vengono trasmessi agli organi riproduttivi. E ciò spiega lo stato di eccitamento, accompagnato da tachicardia e sintomi affini. Nello stesso tempo però l'innamoramento regala anche uno stato di benessere e di soddisfazione perché influenza la relaxina, l'ormone responsabile della serenità
 5 .

Nell'innamoramento l'uomo assiste a un qualcosa che avviene in lui a partenza di quella zona che sta sotto il fornice, zona per la quale tutti gli uomini si rassomigliano, come abbiamo visto .

L'innamoramento non è patologico perché la modifica del sistema ormonale è nei limiti della norma. Diventa patologico quando supera il livello di guardia e somatizza. Può essere per esempio che un'esperienza d'amore non corrisposta si ripercuota sugli organi bersaglio: stomaco (gastrite, ulcera gastrica) genitali (mestruazioni dolorose, irregolarità mestruali) (Bairati). 

E ancora, scrive Sirtori  6 : Così vicini stavano con le labbra da baciarsi col fiato: c'è da ricordare che col bacio si trasmette l'encefalina (ormone della gioia), le benzodiazepine o sostanze antiansia, e gli ormoni sessuali.

Ciò che è nello spirito non "si manifesta" non "si esprime" attraverso il corpo ma si corporalizza, si realizza esistenzialmente nella corporalità ... Il corpo è il linguaggio dell'intenzionalità (R. May).

La tenerezza, per esempio, fondamentale per stabilire la socialità e l'amore, ma per la quale non si ha rispetto (A. Ermentini) è resa reale dalla persona con lo sguardo la parola il contatto.

Se lo sguardo — e quindi la vista — è un mezzo a cui è particolarmente sensibile l'uomo mentre la donna lo è alla parola — quindi all'udito —, 

il contatto cioè il tatto è la più soggettiva delle sensazioni. Per molte persone, i momenti più intimi della vita sono associati alle mutevoli esperienze del tessuto epidermico: la pelle che si irrigidisce, quasi a mo' di corazza, per respingere un contatto indesiderato, oppure invece l'eccitante, ricco cangiare delle disposizioni del tessuto epidermico durante l'amplesso e, dopo, il sapore vellutato dell’appagamento, sono messaggi che i corpi si scambiano tra loro e che hanno significato universale (E. Hall)  7 . Il mondo tattile è più immediato e più amico del mondo visivo scrive M. Balint.

La mano della persona amata non ha ossa, muscoli, vasi e nervi (Van den Berg): è solo "una mano", cioè vita umana non spezzettabile. La carezza è amore, contatto non tra due corpi ma tra due persone che rendono reale, con quel contatto, il loro amore  8 .

L'amore,

secondo la moderna ricerca antropologica, 
non è un "istinto sublimato" né un "sentimento o moto dell'animo" ma è un modo di essere nel mondo (Boss).

E il biologo dice che 
l'amore interiorizzato, appassionato, chiuso nel ciclo dei sentimenti, in ogni momento della nostra vita, ha la sua matrice mentale-fisica perché è attivato da un ormone, la feniletilamina, simile alle amfetamine usate come doping (Sirtori).

La maggior parte della gente ritiene che amore significhi essere amati anziché amare scrive Fromm.

Con una sintesi, non ancora superata, la mistica Teresa di Avila insegna: l'amore è una freccia lanciata dalla volontà.

La qualità dell'amore,

secondo gli antropologi, grande o meschino, generoso o possessivo  9 si "fa" comportamento sessuale e la vita intima di una coppia non è quindi altro che una peculiare realizzazione del loro amore sul piano corporale. 

Ma io sostengo che molte volte c'è l'ignoranza e il condizionamento di secoli e secoli, per cui un amore anche grande e generoso si "fa" comportamento genitale meschino ed egoista nell'uomo o passivo freddo e a volte anche falso nella donna: realtà che spesso presentano le coppie quando vengono dal sessuologo.

 

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Parlare quindi di amore e corporeità non vuoi dire imparare delle tecniche per raggiungere un piacere 10ma conoscere le possibilità che abbiamo col nostro corpo per rendere reale l'amore grande e generoso, come l'artista conosce i mezzi che ha a disposizione per realizzare la sua opera.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di queste conoscenze: se il maschio italiano — secondo una ricerca fatta da un collega, presentata al C.I.S. nel 1970 — raggiunge l'orgasmo mediamente in 3 minuti e 25 secondi la donna italiana non è in grado di rispondere in maniera adeguata e la vita di coppia ne risente su tutti i piani.

Sembra però che la situazione sia analoga per la donna americana se S. Hite, l'ultima sex expert, dopo Kinsey, Masters e Johnson, Kaplan, chiede: Perché si pensa che le donne dovrebbero orgasmare con il rapporto? e sostiene che non c'è motivo di insistere che la donna debba avere i suoi orgasmi con il rapporto. Le donne non ci mettono di più degli uomini a orgasmare. La maggior parte delle donne osservate da Kinsey masturbandosi raggiunge l'orgasmo in quattro minuti, come le donne della nostra ricerca.
Perciò - continua la Hite - è ora di riappropriarci del nostro corpo, e di incominciare ad usarlo noi per il nostro piacere. Siamo libere di esplorare quello che vogliamo e di avere rapporti fisici con le altre persone, di entrambi i sessi, in qualunque modo ci piaccia.
Ormai risulterà chiaro che le donne ne hanno abbastanza del vecchio schema meccanico di rapporti sessuali, che ruota intorno all'erezione maschile e all'orgasmo maschile. Quando si masturba la donna non ha bisogno dei giochi preliminari per raggiungere l'orgasmo. La chiave del problema è tutta qui e parafrasando un contemporaneo momento pubblicitario ripetutamente S. Hite invita Fatelo da voi11.

Ma la stragrande maggioranza delle donne ha risposto — al questionario Hite, come riferisce l'Autrice stessa — che il rapporto sessuale ha un grande significato e generalmente ha detto che è importante perché è una forma meravigliosa di intimità e di vicinanza con un altro essere umano.

Ricordo Platone il quale diceva che quando due amanti si incontrano sentono di incontrarsi col Dio che ha dato loro origine.

Oggi Joseph e Lois Bird cantano:

Noi abbiamo fatto l'amore questa notte.
Ecco un giorno tutto nuovo,
nuovo fiammeggiante, pieno di vita.
Noi abbiamo fato l'amore e tutto è stato ricreato.
Noi abbiamo parlato e riso,
e pregato con i nostri corpi.
E Tu, Signore, Tu eri là.
è allora che Tu sei là, sempre,
specialmente allora.
La nostra intimità l'uno all'altro diventa più stretta,
e la nostra intimità con Te ne è più viva.
E questo mattino?
Questo mattino, ecco il sole che si alza,
e le cose che crescono,
e il sentimento di una attesa.
Oggi è tutto nuovo e pieno di vita,
come una spirale, il nostro atto d'amore
ci attira elevandosi, ci attira verso Te. 12.

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Parlare di amore e corporeità significa prima di tutto parlare di presa di coscienza della nostra corporeità.

Siamo così lontani da tale acquisizione, specialmente dall'ombelico in giù, che quasi sempre quando chiedo, durante la visita ortopedica, ad un paziente messo supino di sollevare il bacino devo comprimergli l'addome poiché non è in grado di farlo, o ancora quando chiedo al paziente messo su un fianco di stendere la gamba che sta sotto, devo aiutarlo perché invece la flette oppure la lascia inerte mentre distende quella che sta sopra!

Nessuna meraviglia se W. Pasini alla coppia con problemi genitali mostra un suo film dove due giovani imparano a giocare, come i bambini, toccandosi spingendosi rotolandosi a terra — e invita la coppia a fare altrettanto — e se poi cerca, con l'aiuto di mani esperte, di far sentire al paziente qualcosa attraverso il massaggio della cute.

La presa di coscienza della nostra corporeità non è per me finalizzata all'atto genitale ma all'armonia tra lo spirito e il corpo, alla salute.

Maestri di educazione alla corporeità per me sono... i pastori del Senegal

Quando questi ritornano al villaggio, un precursore avverte dell'arrivo. Portati i bambini presso persone anziane in un'altra casa, la moglie prepara un cibo per il suo uomo che sta per giungere: una pappa densa e ristoratrice, dopo il lungo viaggio, che l'uomo berrà lentamente. Quindi gli sposi, sdraiati l'uno accanto all'altro, si raccontano i fatti successi e i pensieri avuti durante la separazione, e mentre si parlano si ritrovano anche col corpo: massaggiano tutta la pelle, l'uno all'altro vicendevolmente, massaggiano i muscoli, mobilizzano le articolazioni (come fanno i medici che praticano la medicina manuale), sempre vicendevolmente e sempre comunicandosi fatti pensieri sensazioni. Per ore e ore. Infine si ritrovano anche genitalmente.

Chi prova questo modo di incontrarsi scopre che non si tratta di "giochi preliminari" ma esercizio di pura medicina (pensiamo soltanto alla sensazione di benessere che abbiamo con un banale massaggio!), scopre il corpo dell'altro nella sua bellezza sana o nella sua sofferenza e scopre ancora che la fusione genitale è solo una parte dell'unione dei corpi. 
Quanto lontani siamo noi occidentali da un simile rapporto! 
Quando dico queste cose mi sento sempre obiettare: "Ma chi ce l'ha il tempo?".
Forse fra noi c'è un dialogo ma quando "facciamo l'amore"? Quale parte della giornata dedichiamo a questa nostra unione anche se saltuaria? 
La sera. Quasi tutte le coppie. 
L'ultima azione di un giorno qualsiasi, quando si è stanchi e con lo stomaco pieno. Così si dorme bene...! 

La funzione del sonnifero, la funzione di scarica delle tensioni... E non un inno alla vita! (Tra l'altro è al mattino che si ha la massima produzione di testosterone).

Nessuna meraviglia se W. Reich scrive La scoperta dell'orgone13e sorge con lui una corrente terapeutica, la vegetoterapia (che non si occupa solo di disfunzioni genitali). Come nessuna meraviglia se dal 1968 si parla di psicomotricità e nelle nostre palestre i giovani praticano sempre più spesso il Karate ai fini della formazione equilibrata della personalità psico-fisica 14.

Nel 1911 J.L. Moreno getta le basi della sociometria (studio dei rapporti tra gli individui)15e ispirandosi alla maieutica di Socrate, cioè all'arte ostetrica di aiutare le menti a generare le idee, scopre (nel 1923) lo psicodramma e il suo effetto terapeutico.

Nel teatro il mimo acquista importanza: con Decroux il corpo non è più al servizio del linguaggio ma instaura un altro linguaggio 16; con Grotowski la formazione corporea dell'attore non è solo ginnastica ma anche ascesi17. Gli studi sulla espressione corporea si moltiplicano dal 1970, specialmente in Francia18.

Movimento terapeutico? sintomi di una nuova cultura?

La scoperta dell'uomo, unità corpo-spirito, è la nostra storia.

Parlare di amore e corporeità è quindi parlare di amore "umano".

Un uomo il 5 settembre 1979 dà inizio a un discorso sull'uomo e la donna. E ci regala la catechesi sull'amore umano. Quell'uomo è amato da tanti giovani.

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